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Classifica complessiva:
Ancora un versante HC Hors Categorie, il versante più a nord quello del tratto Linguaglossa sino a Piano Provenzana ed anche il più lungo: 18 chilometri tutti tra il 6 ed il 7% medio e 1168 metri di dislivello ma con un finale di 3 chilometri tutti sopra al 10%. Il versante nord del Vulcano è una salita per scalatori veri, quella che più di tutte assomiglia per vegetazione e tornanti alle salite alpine. E’ questo il versante che scalò il Giro 2011 come primo assalto al vulcano, prima di ridiscendere a sud ed inerpicarsi di nuovo per l’arrivo di tappa al piazzale del Rifugio Sapienza.
Lasciato l’abitato di Linguaglossa, prima un lungo rettilineo al 5% poi le prime rampe sono caratterizzate da pendenze dolci e tornanti ampi, immerse in una natura lussureggiante e profumata dei fiori di ginestra che caratterizzano la quota mille del versante nord del vulcano.
Poi man mano che la strada sale il panorama viene avvolto da boschi di conifere, larici, abeti e pini la fanno da padrone sino ad arrivare al chilometro 10 sotto l’ombra della pineta Ragabo.
Qui il ristoro è assicurato non solo dall’ombra ma soprattutto dai due rifugi Brunek e Ragabo che l’uno di fronte all’altro nei propri pergolati all’aperto, vista strada, accolgono sempre frotte di motociclisti e ciclisti. Motociclisti croce e delizia di questo versante, quello scelto dai centauri della Sicilia Orientale per le oro sfide impossibili: percorrerlo di domenica mattina non è mai troppo raccomandabile, purtroppo, proprio per via del continuo andirivieni di moto che ne sfiorano i cordoli della strada e fanno la barba ai parapetti: è questa la ragione che ci ha portato a identificarla come la salita #salvaciclisti, perché qui ancor di più richiediamo attenzione.
Struttura lignea a mo’ di baita, una sosta presso il bar di Michele (personaggio-gestore del Brunek) diventa uno dei maggiori piaceri della scalata: panini fatti al momento con prosciutto e pane fresco saranno l’ultimo rinforzo prima delle arcigne pendenze finali, immersi in un panorama alpestre, fuori dal contesto lavico che vi aspetterà poco sopra, il Rifugio Brunek è anche una posta di ristoro per i cavalli protagonisti della montagna nel tragitto delle escursioni a cavallo sui sentieri della pineta Ragabo.
Superati i due rifugi il chilometro 14 e 15 spianano decisamente per poi presentarsi di fronte allo scenario mozzafiato della colata del 2002 frutto della “eruzione perfetta” che nell’ottobre di quell’anno ridisegnò in maniera decisa i contorni della stazione sciistica di Piano Provenzana. La strada a quel punto comincia infatti a salire su pendenze quasi sempre sopra al 10% inerpicandosi proprio in mezzo ai basalti raffreddati della colata che porta in tre chilometri dritti dritti all’approdo di quota 1.805 nel piazzale di Piano Provenzana, stazione sciistica più frequentata del comprensorio Etna.
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